Quindi vogliamo riproporre e ricordare un'epoca, un periodo storico, in cui la bicicletta pur essendo uno strumento molto comune per gli spostamenti, per i più audaci e temerari era considerato essenziale per scoprire, sulle strade polverose di allora (siamo alla fine del 1800 inizio 1900), gli spazi superando i confini in gare che superavano i 1.000 km., gareggiando con qualsiasi condizione di tempo e senza sosta di giorno e di notte.
In quel periodo sono nate infatti la Parigi-Brest-Parigi (6-9-1891), la Bordeaux-Parigi (1891), la Parigi-Rubaix, il Tour de France, la Gran Fondo Milano-Torino da 530 km (tutta la Valle Padana - 1894), la Coppa del Re (1897), la Milano-Piacenza-Ginevra (1901), la Roma-Torino ecc...
Tra i corridori Campioni Canavesani ricordiamo con piacere:
GIOVANNI BRUNERO (foto) di San Maurizio Canavese (4-10-1895) vincitore del Giro d'Italia nel 1921-1922-1926, una Milano-Sanremo (1922), due Giri di Lombardia (1923-1924).
RICCARDO FILIPPI di Ivrea (25-1-1931), professionista dal 1953 al 1960. Fu Campione del Mondo Dilettanti nel 1953 a Lugano e primo nel Trofeo Baracchi. Gareggiò al fianco di Coppi con cui vinse due Trofei Baracchi nel 1954 e 1955. Si ritirò nel 1960 a soli 29 anni.
FRANCO BALMAMION di Nole (11-1-1940) vincitore di due Giri d'Italia consecutivi (1962-1963), Milano-Torino, Giro dell'Appennino, ecc. Una biografia lo cita come " Il Campione Silenzioso".
CICLOPOESIE
"Senza cassetti, né scaffali sulla bicicletta i sogni li appoggi direttamente sui pedali.........."
di Andrea Bisighin - Verona
tratto da PEDALI DI VERSI