NEWS: CANAVESANA 2024 a TORINO

La Canavesana 2024 avrà luogo a Torino e, con la collaborazione del MOTOVELODROMO FAUSTO COPPI, allestiremo villaggio espositivo, mostra scambio accessori/abbigliamento bici vintage, partenza, arrivo, pasta party, premiazioni, ecc.   Iscrizioni e partenza, con il mitico giro di pista, in un luogo unico,  il "MOTOVELODROMO FAUSTO COPPI" di Corso Casale, vera e propria icona del ciclismo di tutti i tempi.   sabato 8 giugno - pedalata alla scoperta di Torino, lungo le rive del Po, aperta a tutti i tipi di bici, concorso "BELLEZZE IN BICICLETTA ", gradito abbigliamento o accessori VINTAGE.   domenica 9 giugno - Ciclostorica "LA CANAVESANA, ciclismo d'epoca-eroico", 6* tappa del Giro d'Italia Bici d'Epoca - G.I.D.E - percorso unico di 65 km, riservato alle bici ciclostoriche ante 1987, con passaggio nel centro cittadino di Torino, quindi Superga, Chivasso e rientro lungo i parchi del Po.   Due giornate di festa all'insegna della condivisione di una passione in una città unica, Torino,  ricca di Storia millenaria, civile, industriale, architettura antica e moderna, di regnanti, sportiva con Universiadi, Olimpiade, tennis, regate, calcio e ciclismo (Giro d'Italia prof., Tour) e tanto altro.   Vai nella pagina dedicata "CANAVESANA 2024" per iscrizioni ed altre info.

 

 

La Storia -

Quindi vogliamo riproporre e ricordare un'epoca, un periodo storico, in cui la bicicletta pur essendo uno strumento molto comune per gli spostamenti, per i più audaci e temerari era considerato essenziale per scoprire, sulle strade polverose di allora (siamo alla  fine del 1800 inizio 1900), gli spazi superando i confini in gare che superavano i 1.000 km., gareggiando con qualsiasi condizione di tempo e senza sosta di giorno e di notte.
In quel periodo sono nate infatti la Parigi-Brest-Parigi (6-9-1891), la Bordeaux-Parigi (1891), la Parigi-Rubaix, il Tour de France, la Gran Fondo Milano-Torino da 530 km (tutta la Valle Padana - 1894), la Coppa del Re (1897), la Milano-Piacenza-Ginevra (1901), la Roma-Torino ecc...

I Miti

Senza mancare di rispetto ad alcuno, campioni e gregari, sportivi e temerari, ricordare tutti è impossibile e quindi rimandiamo gli approfondimenti ai numerosi libri e testi che trattano dei grandi Campioni e delle Grandi Imprese.
In queste pagine ci piace ricordare i Grandi Protagonisti Piemontesi e Valdostani della Storia del Ciclismo. Primo fra tutti
MAURICE GARIN di Arvier (3-3-1871), spazzacamino, soprannominato "Le Petit Ramoneur", per la sua altezza 1,63 cm, primo italiano, naturalizzato francese, ad imporsi su una classica del Nord (Guingamp-Morlaix-Guingamp 1895 - Paris-Mons 1896 e Roubaix 1896) e dominatore per diversi anni delle eroiche francesi (Tour 1903), poi
COSTANTE GIRARDENGO di Novi Ligure (18-3-1893), detto "Il Gira", che già nel 1911 da dilettante si segnala in tutte le corse piemontesi per poi vincere tutto quello che si poteva vincere.
GIOVANNI GERBI di Borgo Trincere di Asti (4-6-1885), detto "Il Diavolo Rosso" ("al diau" in dialetto piemontese) corridore dal fisico forte, infaticabile, passista, sprezzante degli avversari, spesso vincitore in solitaria con interminabili stressanti fughe.
 
Girardengo, detto "il gira", professionista dal 1912 al 1936, ha vinto due Giri d'Italia, sei volte la Milano-Sanremo, tre volte il Giro di Lombardia. Detiene il record di vittorie neo campionati italiani su strada con 9 edizioni vinte.

Giovanni Gerbi, detto "al diau", prima di passare professionista si manteneva facendo il fornaio. Nel 1904 fu il primo italiano a partecipare al Tour de France ed al Campionato del mondo di stayer, cadendo a pochi metri dalla vittoria.

 

Tra i corridori Campioni Canavesani ricordiamo con piacere:
GIOVANNI BRUNERO (foto) di San Maurizio Canavese (4-10-1895) vincitore del Giro d'Italia nel 1921-1922-1926, una Milano-Sanremo (1922), due Giri di Lombardia (1923-1924).


RICCARDO FILIPPI di Ivrea (25-1-1931),  professionista dal 1953 al 1960. Fu Campione del Mondo Dilettanti nel 1953 a Lugano e primo nel Trofeo Baracchi. Gareggiò al fianco di Coppi con cui vinse due Trofei Baracchi nel 1954 e 1955. Si ritirò nel 1960 a soli 29 anni.


FRANCO BALMAMION di Nole (11-1-1940) vincitore di due Giri d'Italia consecutivi (1962-1963), Milano-Torino, Giro dell'Appennino, ecc. Una biografia lo cita come " Il Campione Silenzioso".
 

 

CICLOPOESIE

"Senza cassetti, né scaffali sulla  bicicletta i sogni li appoggi direttamente sui pedali.........." 

di Andrea Bisighin - Verona

tratto da PEDALI DI VERSI